00 18/12/2008 23:58
i sintomi e la diagnosi
I sintomi

I sintomi della celiachia possono essere anche molto diversi, e si sviluppano in fasi diverse della vita.
In qualche caso i sintomi non si manifestano a livello del sistema digerente, ma sotto altre forme; ad esempio nei bambini, l'irritabilità è un sintomo molto comune.
Tra i sintomi della malattia si possono elencare dolori addominali ricorrenti, diarrea cronica, perdita di peso, feci chiare, anemia, produzione di gas, dolori alle ossa, cambiamenti comportamentali, crampi muscolari, stanchezza, crescita ritardata, dolori articolari, insensibilità agli arti, ulcere dolorose nella bocca, irritazioni della pelle (dermatiti herpetiformi), danneggiamento dello smalto e del colore dei denti, irregolarità dei cicli mestruali. Tra questi, l'anemia, la perdita di peso e il ritardo nella crescita sono il risultato di un insufficiente assorbimento di nutrienti, e quindi di una forma di malnutrizione.
L'Associazione Italiana Celiachia (AIC) classifica la malattia in forme diverse:
tipica, che ha come sintomatologia la diarrea e l'arresto della crescita
atipica, che si presenta tardivamente con sintomi soprattutto extraintestinali (come l'anemia)
silente, nella quale mancano sintomi evidenti
potenziale, evidenziata da esami sierologici positivi (presenza di antigliadina IgA e IgG) ma con biopsia intestinale normale.

La diagnosi

Una diagnosi sintomatologica della celiachia è difficile, perché i sintomi sono troppo simili a quelli di altre malattie, tra le quali numerose malattie che interessano l'intestino ma anche forme di stanchezza cronica e di depressione. Inoltre, in una percentuale non piccola dei casi, la celiachia non sviluppa alcun sintomo evidente ma comporta comunque un danneggiamento dei tessuti intestinali.
Una diagnosi più precisa della malattia quindi passa principalmente per due analisi mirate. L'esame diagnostico per eccellenza si fa sul sangue, e rivela la presenza di alcuni anticorpi come l'antigliadina (AGA IgA e IgG), antireticolina (ARA) e antiendimisio (EmA). Un esame più recente permette di identificare anche la presenza di un altro anticorpo, l'antitransglutaminasi (TGA).
Se positivo, l'esame degli autoanticorpi viene confermato dalla biopsia intestinale (cioè dal prelievo di un minuscolo frammento di mucosa intestinale) che osservato al microscopio evidenzia l'atrofia dei villi.
Infine, la presenza di celiachia è confermata dal fatto che tutti i sintomi regrediscono se si instaura una dieta priva di glutine.
Nel caso di presenza della malattia all'interno di una famiglia, data la sua caratteristica trasmissione genetica, è opportuno effettuare uno screening degli anticorpi in tutti i parenti di primo grado del malato.