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Halloween

Ultimo Aggiornamento: 01/11/2008 18:06
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31/10/2008 11:42
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Halloween (corrispondente alla vigilia della festa Cattolica di Ognissanti) è il nome di una festa popolare di origine pre-cristiana, ora tipicamente statunitense e canadese, che si celebra il 31 ottobre. Tuttavia, le sue origini antichissime affondano nel più remoto passato delle tradizioni europee: viene fatta risalire a quando le popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre, preparandosi la terra all'inverno, era necessario ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda: è questo il periodo di Halloween.

In Europa la ricorrenza si diffuse con i Celti. Questo popolo festeggiava la fine dell'estate con Samhain, il loro capodanno. In gaelico Samhain significa infatti "fine dell'estate" (Sam, estate, e Fuin[senza fonte]). A sera tutti i focolari venivano spenti e riaccesi dal "sacro falò" curato dai druidi a Tlachtga, vicino alla reale Collina di Tara.

Nella dimensione circolare del tempo, caratteristica della cultura celtica, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale che non apparteneva né all'anno vecchio e neppure al nuovo; in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti (Tir na n'Og) si assottigliava ed i vivi potevano accedervi.

I Celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi. Da qui l'usanza del trick-or-treating.

Oltre a non temere gli spiriti dei defunti, i Celti non credevano nei demoni quanto piuttosto nelle fate e negli elfi, entrambe creature considerate però pericolose: le prime per un supposto risentimento verso gli esseri umani; i secondi per le estreme differenze che intercorrevano appunto rispetto all'uomo. Secondo la leggenda, nella notte di Samhain questi esseri erano soliti fare scherzi anche pericolosi agli uomini e questo ha portato alla nascita e al perpetuarsi di molte altre storie terrificanti.

Si ricollega forse a questo la tradizione odierna e più recente per cui i bambini, travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano alla porta urlando con tono minaccioso: "Dolcetto o scherzetto?" ("Trick or treat" nella versione inglese). Per allontanare la sfortuna, inoltre, è necessario bussare a 13 porte diverse.

Infine,il nome "Halloween" deriva da "All Hallows Eve",che vuole dire appunto "Vigilia di tutti i santi", perciò "Vigilia della festa di tutti i santi", festa che ricorre, appunto, il 1° di novembre
Negli Stati Uniti le diverse tradizioni legate alla festa d'Ognissanti confluirono, fino ad arrivare alle consuete moderne celebrazioni.

Inizialmente era una festa regionale, le cui caratteristiche erano legate alle culture degli immigrati ed alla fede religiosa personale.

In epoca vittoriana furono gli strati più elevati della società ad impadronirsi della festa: era di moda, negli Stati Uniti, organizzare feste, soprattutto a scopo benefico, la notte del 31 ottobre. Era necessario eliminare i collegamenti con la morte ed amplificare i giochi e la parte scherzosa della festa.

Già nel 1910 le fabbriche statunitensi producevano tutta una serie di prodotti legati unicamente a questa festa. Prende in questo periodo la connotazione di "notte degli scherzi" o "notte del diavolo", durante la quale ci si abbandonava all'anarchia ed erano ricorrenti gli atti di vandalismo, fino al punto da ritenere opportuno l'annullamento della festività.

Con la seconda guerra mondiale si fece leva sul patriottismo americano e la festa servì a tenere alto il morale delle truppe ed il vandalismo degli scherzi di peggiore specie venne eliminato.

Terminato il conflitto mondiale i bambini si impossessarono della festa, anche grazie alle aziende, che dedicarono a loro tutta una serie di costumi, dolci e gadget trasformando la festa in un affare commerciale. Alimentarono l'affare con storie di lamette nei dolci e avvelenamenti di caramelle fatte in casa, inducendo gli americani a volgersi verso dolci preconfezionati.[senza fonte]

Nella nota serie I Simpson, molte puntate sono dedicate ad Halloween, sotto il nome (in italiano) di La paura fa novanta.

È usanza ad Halloween intagliare zucche con volti minacciosi e porvi una candela accesa all'interno.

Questa usanza nasce dall'idea che i defunti vaghino per la terra con dei fuochi in mano e cerchino di portare via con sé i vivi (in realtà questi fuochi sono i fuochi fatui, causati dalla materia in decomposizione sulle sponde delle paludi); è bene quindi che i vivi si muniscano di una faccia orripilante con un lume dentro per ingannare i morti. Questa usanza fa riferimento anche alle streghe, che nei tempi più remoti venivano bruciate sui roghi o impiccate; infatti, oggi si pensa che queste vaghino nell'oscurità della notte per rivendicare la loro morte (abbigliate in maniera più o meno orrenda) e ne approfittano per usare il loro potere ad Halloween, quando quest'ultimo aumenta in misura maggiore rispetto alla loro normale paranormalità. L'usanza è tipicamente statunitense, ma probabilmente deriva da tradizioni importate da immigrati europei: l'uso di zucche o, più spesso in Europa, di fantocci rappresentanti streghe e di rape vuote illuminate, è documentato anche in alcune località del Piemonte, della Campania, del Friuli (dove si chiamano Crepis o Musons), dell'Emilia-Romagna, dell'alto Lazio[senza fonte] e della Toscana, dove la zucca svuotata era nota nella cultura contadina con il nome di zozzo.[1] Anche in varie località della Sardegna la notte della Commemorazione dei Defunti si svolgono riti che hanno strette similitudini con la tipica festa di Halloween d'oltreoceano, nel paese di Pattada si incidono le zucche e all'interno viene accesa una candela, in altri paesi si svolge il rito delle "Is Animeddas" (Le Streghe), del "Su bene 'e is animas", o del “su mortu mortu”, dove i bambini travestiti bussano alle porte chiedendo doni.

La leggenda narra anche di un ragazzo, "Jack", il quale compiva solo atti malvagi, e che, quando morì, diventò un fantasma vagando con una lanterna ricavata da una zucca illuminata.

01/11/2008 10:53
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Che tristezza...stiamo prendendo tutte le tradizioni degli altri paesi.. [SM=g13440]

Ma dico...un pò di identità non ce l'abbiamo proprio come italiani..

Le tradizioni cristiane invece stanno scomparendo..
Vi pare?
01/11/2008 11:02
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Anche a me sembra cosi!!!!Io sinceramente in halloween non ci vedo nulla di bello!!!Non festeggerei neanche a pagamento!!!!Comunque ritornando oggi è primo novembre (ci si da gli auguri???)buon week-end!!!
01/11/2008 18:06
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GIUSTO PER ESSERE IN TEMA
Halloween, morti e feriti su strade
Incidenti:ebbri e drogati al volante
Notte di sangue, quella di Halloween, sulle strade italiane bagnate dalla pioggia. L'asfalto bagnato è infatti all'origine di diversi incidenti mortali con gran parte delle vittime giovani o giovanissimi, alcuni dei quali tornavano da serate di festa. In almeno due casi, chi ha causato incidenti mortali era ubriaco e drogato. Un primo e provvisorio bilancio indica una decina di morti e diversi feriti.

Due i casi in Lombardia di incidenti mortali causati da ubriachi e drogati al volante, entrambi arrestati.

A Milano un 29enne che aveva fumato cannabis e ingerito Valium e al quale era già stata ritirata la patente ha causato la morte di una giovane donna.

In provincia di Brescia, un marocchino di 33 anni, risultato positivo sia all'etilometro sia al droga test, ha ucciso in uno scontro un altro automobilista.

L'incidente più grave quello verificatosi nei pressi di Asti sull'autostrada Torino-Piacenza dove tre giovani sono morti tra le fiamme della loro auto che, dopo una sbandata, si è schiantata contro il basamento di un cavalcavia prendendo fuoco.

E' stato invece un pirata della strada ad investire e uccidere un ciclista sul lungomare tra Pescara e Montesilvano per poi darsi alla fuga. La pioggia ha provocato l'incidente in provincia di Alessandria in cui è morta una donna di 27 anni e sono rimasti feriti tre giovani.

E il fondo stradale bagnato è stato fatale anche per un giovane che era alla guida della sua auto in provincia dell'Aquila e per una ragazza di 23 anni sulla Braccianese, in provincia di Roma. I quattro occupanti di una vettura sono finiti, per lo stesso motivo, in una scarpata in provincia di Avellino:uno di loro è morto.
[SM=g13432]
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