Finlandia a lutto dopo strage scuola, s'interroga su legge armi

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Palma826
00mercoledì 24 settembre 2008 11:47
HELSINKI (Reuters) - La Finlandia è in lutto per la sparatoria mortale avvenuta ieri in una scuola, la seconda del genere in meno di un anno, e s'interroga sulla necessità di un giro di vite sulle licenze per il porto d'armi.


Sulla prima pagina del più importante quotidiano nazionale, lo Helsingin Sanomat, campeggia oggi un'enorme foto di una donna che porta una candela davanti alla scuola della strage. E sopra la foto dell'attentatore, il 22enne Matti Saari, la scritta "Perché?".

"Non si può dare la responsabilità di ciò al web, ma certamente ci si può chiedere quanto il web alimenti la parte oscura della natura umana", dice l'editoriale del quotidiano.

Matti Saari ha ucciso ieri 10 persone in una scuola tecnica di Kauhajoki, nella Finlandia occidentale, per poi rivolgere l'arma contro se stesso. Solo il giorno prima era stato interrogato dalla polizia per una serie di video in cui compariva armato in un poligono, diffusi si YouTube.

I media finlandesi hanno puntato l'attenzione sul fatto che la polizia, allertata da quei video, lo abbia interrogato senza però confiscargli l'arma, su come Saari abbia l'ottenuta e sulla necessità di rendere più rigida la legislazione sul porto d'armi.

Ieri il primo ministro finlandese Matti Vanhanen ha detto che il Paese scandinavo deve valutare la possibilità di bandire le armi per uso privato. Il tasso di diffusione di armi per uso personale in Finlandia è tra i più alti al mondo, ma il crimine resta a bassi livelli.

"Lo sparatore di Kauhajoki aveva un permesso nuovo per un'arma di piccolo calibro. Un calibro però sufficiente a togliere la vita a molti giovani e a diffondere una sofferenza insensata e una vasta distruzione", scrive Helsingin Sanomat.

La Finlandia aveva appena iniziato a riprendersi dallo choc provocato dalla sparatoria del novembre scorso, quando il 18enne aveva ucciso otto persone per poi suicidarsi.

La stampa locale ha insistito sulle similitudini tra i due eventi, compreso l'uso di YouTube per postare in precedenza i video dei due aggressori e lo stesso calibro di pistola.

"Sono impaurito e non so cosa fare.... Pensavo che questa fosse una zona sicura. Vivo qui da sempre. E' una piccola città ma non so più se è sicura", dice la 17enne Sanna Orpana, che si trovava nella scuola di Kauhajoki durante la sparatoria
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