PRIMA DISCUSSIONE AL GRANDE FRATELLO

Mercoledì 21 Gennaio 2009

Ore: 08:00
"Federica si spiega"

Federica ha riacquistato l'autocontrollo e decide di raggiungere gli altri inquilini in salotto. Si è resa conto della scenata smodata, ma non è pentita, sa di avere ragione. Spiega ancora a Siria: "Vittorio mi ha detto le uniche due cose che non mi poteva proprio dire: che sono falsa e che prendo in giro Nicola, a me Nicola piace! Per questo gli ho detto che è limitato. Non vede oltre i suoi occhi, magari uno ama in un certo modo e lui non lo capisce!". Vittorio scende mestamente dalla camera da letto e inizialmente non dice niente per non turbare la quiete che finalmente si è ristabilita. Poi, però, interviene nel discorso che Federica sta facendo agli altri. I due in qualche modo si spiegano, anche se non si incontreranno mai. Lui le dice che è preoccupato per il suo amico Nicola, il quale gli ha detto che ha paura di essere preso in giro da lei. Neanche il tempo di finire la frase che Fede si precipita da Nicola, che è ancora sul letto sconvolto; gli chiede se è vero che ha paura di lei; lui la abbraccia e le confida i suoi timori. I due si baciano dicendo che ne parleranno bene dopo...



Ore: 09:00
"Tutta colpa del budget "

Avere il budget dimezzato non è certo la condizione migliore per iniziare una nuova settimana nella Casa. Ed ecco, infatti, che gli animi si scaldano e basta poco perché volino parole grosse. Tra l'altro quello che si arrabbia di più, incredibilmente, è Marco, il più docile dei ragazzi fino a questo momento. La questione riguarda come al solito le sigarette: Daniela è la più accanita sostenitrice del fatto che con così pochi soldi non ci può essere spazio per sigarette, ma solo per cibo. Marco non ci vede dalla rabbia e la insulta! Facendo sorgere il sospetto che ce l'avesse con lei anche per qualche altro motivo. E' troppo l'accanimento del ragazzo: "Sei limitata! Stavolta hai davvero esagerato!". Alberto è in parte d'accordo e ristabilisce gli equilibri: siccome siamo una comunità vince la maggioranza, anche se le sigarette non sono un bene di prima necessità.