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•il numero delle gravidanze e l’età della mamma: più sono le gravidanze precedenti e più la mamma si avvicina ai 36-37 anni, maggiori sono le possibilità di una gravidanza gemellare;
•il gruppo sanguineo: sono più frequenti le gravidanze gemellari in mamme con gruppo sanguineo AB;
•l’ereditarietà: si sa che i gemelli sono più frequenti in alcune famiglie rispetto ad altre. Si pensa che il padre non giochi un ruolo determinante ma che sia la madre ad essere predisposta alla gravidanza gemellare. L’ereditarietà per i gemelli si trasmette come carattere ereditario recessivo, cioè che non si manifesta secondo una regola fissa.
I gemelli possono non essere uguali tra loro e possono non essere dello stesso sesso.
Ci sono cioè "gemelli veri" (dello stesso sesso e perfettamente identici) e "gemelli falsi" (non uguali tra loro ed anche di sesso diverso): i primi sono definiti gemelli monozigoti, mentre gli altri sono definiti gemelli dizigoti. Lo zigote è la cellula che si forma dall’unione di uovo e spermatozoo e che darà origine al bambino.
I gemelli monozigoti sono i gemelli che si sviluppano da uno solo uovo, fecondato da un solo spermatozoo: nelle prime divisioni cellulari l’uovo fecondato si divide ad un certo punto in due parti perfettamente uguali che daranno origine a due bambini perfettamente uguali. Sono poi nello stesso sacco, nutriti dalla stessa placenta, hanno gli stessi caratteri ereditari e sono dello stesso sesso.
I gemelli dizigoti sono i gemelli originati da due cellule uovo fecondate da due diversi spermatozoi. Due sono i sacchi amniotici e due sono le placente, inoltre i caratteri ereditari sono differenti e i bambini possono essere di sesso diverso.
Una gravidanza più delicata
Le gravidanze gemellari possono dare qualche problema in più alle mamme: occorre aumentare le visite e i controlli e avere qualche riguardo in più per se stesse
Aspettare dei gemelli richiede qualche attenzione in più. Tra i disagi che possono accentuarsi in un gravidanza gemellare, troviamo:
•all’inizio della gravidanza, vomito, nausea, sonnolenza, minor resistenza alla fatica fisica e minor capacità di concentrazione. Sono disturbi comuni a tutte le gravide, solo più frequenti;
•disturbi dovuti all’utero più grosso: l’utero aumenta di volume più rapidamente per cui lo stimolo ad urinare più frequentemente e le difficoltà di respirazione si manifestano molto prima;
•gonfiori agli arti e varici compaiono con più facilità;
•l’ipertensione in gravidanza, anche se non è la regola, è più frequente nelle gravidanze gemellari.
Per l’alimentazione, la mamma non deve pensare di dover mangiare di più durante la gravidanza ma dovrà seguire la dieta personalizzata che il medico sicuramente le prescriverà e che terrà conto dell’aumentato fabbisogno proteico e vitaminico che una gravidanza gemellare richiede. Inoltre, più la gravidanza avanza più la mamma deve riposarsi per cercare di evitare il rischio reale di avere un parto prematuro.
Tenersi sotto controllo
É ormai ampiamente dimostrato che diagnosticare precocemente una gravidanza gemellare e seguirla con attenzione permette alla stessa di evolversi in modo più favorevole.
I genitori possono sapere se la gravidanza è gemellare già con l’ecografia eseguita nel primo trimestre. Questo esame diventa fondamentale per seguire l’evoluzione della gravidanza: eseguendo infatti alcune ecografie in più, rispetto alle 2-3 consigliate per la gravidanza "singola", si riesce a valutare con più precisione se l’accrescimento dei bambini rientra nella norma. Già dalle prime fasi della gravidanza si deve mantenere, tra una visita e l’altra, un intervallo non superiore alle 4 settimane, intervallo che negli ultimi mesi deve essere ancora più ridotto.
Da metà gravidanza in poi, la flussimetria doppler permette di avere dei dati ancora più precisi di quelli forniti dall’ecografia, rispetto al regolare sviluppo dei piccoli. Per quanto riguarda infine gli esami del sangue e delle urine, se la gravidanza procede bene, vanno eseguiti con la medesima frequenza delle gravidanze "singole" e "regolari".
Dalla parte dei bambini
Può accadere, anche se non è la regola, che i gemelli nascano più piccoli della norma perché non sono riusciti a ricevere in utero tutte le sostanze nutritive di cui necessitavano. Oppure può capitare che uno sia molto più grande dell’altro.
•Per i gemelli monozigoti: la grande placenta che provvede al nutrimento di entrambi può privilegiare uno dei due. In pratica, un maggior numero di vasi sanguinei convoglia più nutrimento e più ossigeno verso uno dei due cordoni ombelicali;
•per i gemelli dizigoti: una delle due placente è posta in una posizione meglio irrorata dal sangue materno per cui il bambino che dipende da questa placenta cresce meglio.
Nonostante questa disparità, se i gemelli nascono bene e non hanno altri problemi, il più piccolo "si metterà in pari" col fratellino nel volgere di pochi mesi.
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