Ecco donne leggete un po'!!
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Sesso ai tempi di Internet
Gli uomini hanno troppa fretta
Le palpitazioni al cuore in attesa di una telefonata, una lettera, l'ansia del primo appuntamento o della prima volta...Tempi passati, superati. Nell'era di Internet l'amante, solitario navigatore notturno, soffre, in silenzio alla luce dello schermo del suo pc, di ansia, depressione e stress da cybersesso.
Non va meglio a chi, ai piaceri puramente virtuali, preferisce quelli reali, sotto le lenzuola. Un maschio italiano su tre ha infatti troppa fretta durante il rapporto sessuale, soffre cioè di eiaculazione precoce, come rivelano i dati presentati al Congresso nazionale della società italiana di andrologia in corso a Roma.
Maschi quindi nuovamente sotto osservazione nella loro difficile e tormentata vita sessuale.
A far luce sul sesso cibernetico e le sue conseguenze sulla salute degli uomini è una ricerca australiana, condotta dallo psicologo Marcus Squirrell della Swinburne University of Technology di Melbourne, secondo cui chi si dedica al cybersesso è prevalentemente maschio, di alto livello educativo, e di ogni età fra 18 e 80 anni e tipicamente lo fa per una media di poco più di 12 ore a settimana, chattando, partecipando a sesso a distanza mediante webcam, scaricando video e immagini, o mandando email erotiche.
Secondo Squirrell l'aspetto più preoccupante del fenomenno del sesso online è proprio l'alto tasso di cattiva salute mentale che ne consegue.
Più intensa è l'attività sessuale online, più alto il livello di depressione e di ansia. Un'ipotesi, secondo lo studioso, è che trascorrendo tanto tempo in internet, costoro non incontrano altre persone socialmente.
"E' anche possibile che lo facciano per cercate di risollevare l'umore o di ridurre lo stress'', osserva Squirrell. I risultati sono significativi dal punto di vista clinico, aggiunge ancora, perché un numero crescente di uomini cerca aiuto psicologico per quel tipo di problemi, e conoscere la tipologia di chi usa quei siti consentirà di identificarli e di aiutarli meglio.
Dal Congresso di andrologia nel frattempo arrivano pessime notizie anche sul fronte sesso "reale". I dati parlano chiaro.
A nascondere il problema dell'aiaculazione precoce, secondo gli andrologi, non sono solo i pregiudizi che spesso hanno la meglio sul desiderio di risolvere la situazione, ma anche la lentezza con la quale l'uomo decide di rivolgersi ad un medico. Con il risultato che in otto casi su dieci gli uomini preferiscono l'astinenza. E quel 20% di popolazione maschile che va dallo specialista, lo fa in media dopo due anni dall'inizio dei disturbi. Eppure l'eiaculazione precoce è un problema di salute come tanti altri, "una disfunzione sessuale maschile", spiega il Comitato ad Hoc della International Society of Sexual Medicine, un gruppo costituito dai principali esperti internazionali di medicina sessuale, "caratterizzata da un'eiaculazione che sempre o quasi sempre si verifica prima di o entro un minuto dalla penetrazione vaginale; dall'incapacità di ritardare l'eiaculazione in tutte o quasi tutte le penetrazioni vaginali; con conseguenze personali negative, come ad esempio ansia, preoccupazione, frustrazione e/o l'astensione dall'intimità sessuale".
Il primo passo importante in questo caso, secondo gli andrologi, è la diagnosi: non si parla di eiaculazione precoce quando l'episodio è isolato ed è legato ad una particolare situazione. Chi ne è affetto non riesce a controllare il passaggio dello sperma nel canale uretrale, laddove non è più possibile frenare l'emissione del liquido seminale.
"Quando questo processo si ripete spesso o sempre, l'uomo raggiunge l'orgasmo in tempi accelerati rispetto al suo desiderio reale, in media sotto i tre minuti, ma spesso anche pochi secondi dopo", spiegano gli esperti..
Il questionario "PEDT - Premature Ejaculation Diagnostic Tool" aiuta il medico ad identificare gli uomini che possono avere problemi con una eiaculazione troppo precoce durante l'attività sessuale.
Si tratta di 5 domande con risposta multipla. A ciascuna risposta è assegnato un punteggio. Il punteggio totale registrato al termine del questionario rivela se si tratta di un uomo con EP certa, probabile o assente.
L'EP può essere determinata da cause diverse: si è sempre pensato che nella maggior parte dei casi alla base ci fosse un problema psicologico, ad esempio uno stato di stress continuo. Un'altra paura piuttosto diffusa è l'ansia di non riuscire a portare a conclusione il rapporto, caratteristica degli adolescenti ai loro primi incontri sessuali. Il disturbo può essere anche il segnale di un problema di coppia.
In realtà oggi gli specialisti danno molta importanza alle cause organiche."Le infezioni o le infiammazioni dell'apparato genitale giocano un ruolo importante"; spiega Vincenzo Gentile, Presidente della Società Italiana di Andrologia. "Tra queste la prostatite e la vescicolite, cioè un'infiammazione della ghiandola prostatica e delle vescicole seminali, sono le maggiori responsabili. Uno stato di infiammazione cronica, cioè presente da molti mesi, altera la trasmissione nervosa dal pene al cervello e viceversa, per cui non arrivano, oppure arrivano tardi, i comandi relativi al controllo dell'eiaculazione.